Una lavorazione più rapida, più precisa e più conveniente è solo uno dei vantaggi dell'automazione applicata alla rettifica. Anche fattori come maggiore sicurezza per gli operatori e la loro salute giocano un ruolo importante. STUDER è pertanto uno dei leader tecnologici in questo settore.

"Il tema dell'automazione nella rettifica è soggetto ancora oggi ad alcuni pregiudizi", afferma Daniel Schafroth, responsabile del settore sistemi di STUDER. Spesso ci si preoccupa che le persone o le postazioni di lavoro diventino superflue. "Da noi in STUDER è vero il contrario: l'automazione deve consentire agli operatori di svolgere il loro lavoro in modo più facile, efficiente e sicuro", afferma. Inotre le particolari esigenze della rettifica fanno sì che l'automazione venga impiegata in modo particolarmente intelligente e con attenzione: non tutte le soluzioni presenti sul mercato sono idonee. Ma quali sono gli elementi importanti?

"L'aspetto più importante per la rettifica è che i processi vengano eseguiti in modo affidabile, con elevata precisione e in modo sempre uguale, ad esempio il serraggio dei pezzi e il loro corretto allineamento nell'ordine dei micrometri", spiega Schafroth. Sono rilevanti anche le soluzioni automatiche per il comando di più macchine che facilita molto il lavoro degli operatori che non devono più caricare ogni singola macchina, ma solo attrezzare i magazzini. Fondamentalmente però la rettifica richiede un'elevata competenza degli operatori che non deve essere ostacolata dall'automazione, afferma Schafroth: "Ha senso solo là dove gli operatori non hanno un influsso determinante sulla lavorazione."

Utilizzata nel modo giusto, l'automazione può essere davvero rivoluzionaria per le aziende che si occupano di rettifica, che si tratti di una piccola ditta o di una grande azienda con più impianti. "L'automazione conviene per le rettificatrici in aziende di qualsiasi dimensione", sottolinea Schafroth. Ad esempio una piccola officina con poco personale può attrezzare la rettificatrice al mattino e lasciarla lavorare a lungo senza alcuna supervisione consentendo ai collaboratori di occuparsi di altri lavori, come la predisposizione di offerte. Il sistema di carico easyLoad per rettificatrici cilindriche per esterni e universali (S31, S33, S22 e S41) con il comando della macchina integrato è destinato ad esempio espressamente anche ad aziende di piccole dimensioni grazie allo straordinario rapporto prezzo/prestazioni.

easyLoad è adatto come sistema di carico a portale per parti di alberi con una lunghezza del pezzo fino a 300 millimetri, con diametro di massimo 30 millimetri e un diametro del profilo di disturbo fino a 50 millimetri. Il nastro a catena sequenziale regolabile consente un'autonomia di massimo 50 pezzi. La pinza standard è stata studiata per pezzi singoli, la pinza a V per due pezzi e la pinza per carichi pesanti per pezzi con un peso superiore a cinque chilogrammi. La sostituzione richiede solo circa sei secondi. Ciò consente alla macchina di lavorare senza problemi autonomamente per mezz'ora o più.

STUDER ha sviluppato soluzioni di automazione anche per produzioni in serie di dimensioni più grandi. "Mentre le piccole aziende traggono vantaggio soprattutto da sistemi universali e flessibili, la produzione di grandi quantità di pezzi richiede rapidità e precisione", spiega Schafroth. In questo caso buone soluzioni di automazione consentono di produrre un elevato numero di pezzi di qualità e di sfruttare ogni secondo. Per la piattaforma di produzione S22 di STUDER ecoLoad costituisce un sistema di carico automatico per la produzione in serie con rettifica ad alta velocità, rettifica cilindrica orientata alla produzione nonché rettifica di forme e di filettature.

ecoLoad carica pezzi con un diametro fino a 50 millimetri e una lunghezza massima di 250 millimetri. Ciò avviene mediante un magazzino a carosello o un prisma di inserimento che può fungere anche da interfaccia per macchine utensili a sé stanti. La programmazione è già integrata nel sistema di controllo della rettificatrice garantendo così tempi di riattrazzaggio brevi.

Anche per le rettificatrici per esterni STUDER S31 e S33 gli operatori hanno la possibilità di aumentare considerevolmente la produttività senza compromettere la sicurezza grazie al sistema di carico automatico uniLoad.

Il sistema viene fissato alla macchina da sinistra e, grazie a un nastro prismatico, raggiunge una lavorazione automatica di circa un'ora con supporti a pieno carico. È idoneo per pezzi con una lunghezza fino a 350 millimetri e un diametro massimo di 100 millimetri coprendo così la maggior parte delle casistiche di lavorazione di queste macchine.

Un'altra tendenza dell'automazione nella rettifica solo soluzioni per spazi ridotti. "Uno sfruttamento efficiente dello spazio è particolarmente importante nei moderni stabilimenti di produzione", afferma Schafroth. Anche in questo STUDER è all'avanguardia, ad esempio con smartLoad per la S11, una rettificatrice cilindrica di produzione per pezzi piccoli che richiedono una superficie di regolazione di solo 1,8 metri quadri. L'unità smartLoad è anche compatta ed è in grado di prelevare pezzi mediante un nastro o un'unità d'orientamento, serrarli e depositarli dopo la lavorazione. Le molteplici possibilità di configurazione consentono numerose applicazioni per serie sia di piccole che di grandi dimensioni.

Un settore in cui finora l'automazione era difficile a causa dello spazio limitato sono le rettificatrici in tondo per raggi interni come quelle utilizzate per la produzione di matrici. Una delle cause è lo spazio limitato nell'alloggiamento dovuto all'altezza della testa portapezzo. Anche in questo caso STUDER ha sviluppato una soluzione ottimale: roboLoad. Questo caricatore esterno per la S121, la S131 e la S141 ha la forma di un braccio di presa con ganasce a cambio rapido e dispone di molto spazio per i pezzi su sei supporto (ciascuno 1080 volte 320 millimetri). Con i suoi 1,50 metri, il sistema è largo la metà della macchina stessa.

"Il braccio robotico all'esterno della macchina aumenta sensibilmente la libertà grazie all'asse di rotazione e roboLoad riesce a entrare per il carico e lo scarico anche in assenza di una linea retta", afferma Schafroth. Finora le soluzioni di automazione per la rettifica si basavano invece su una tecnica lineare, come barre e slitte. roboLoad non trova ancora applicazione per le grandi serie, ma viene utilizzato per la produzione durante il turno di notte o in caso di pause prolungate. Ma Schafroth è certo che la tendenza all'utilizzo di un braccio robotico per la rettifica avrà un ulteriore sviluppo. "Nè i nostri clienti né noi vogliamo rinunciare alla nuova libertà conquistata."

Questa libertà comprende anche un comando semplice e intuitivo, una caratteristica unica di roboLoad e degli altri concetti STUDER. "I rettificatori non necessitano di conoscenze di programmazione per la preparazione, che è facile e richiede solo pochi minuti"; afferma Schafroth. L'automazione della rettifica non rappresenta solo un supporto fisico offerto da una macchina. Altrettanto importante è l'assistenza offerta dal software di rettifica STUDER e soprattutto dal C.O.R.E., la nuova rivoluzionaria architettura hardware e software cross-brand dell'UNITED GRINDING Group.

Gli operatori comprendono facilmente il funzionamento del grande display touch C.O.R.E. con icone intuitive, che visualizza preziose informazioni per il processo di lavorazione. Grazie a chip di accesso RFID la macchina è in grado di visualizzare solo le opzioni e le informazioni adeguate alle capacità dei singoli operatori. "In questo modo si evita che personale non qualificato apporti modifiche che causano errori o un crash", spiega Schafroth. Le applicazioni di UNITED GRINDING Digital Solutions™ consentono già un monitoraggio efficiente della macchina perfino da remoto. In futuro le macchine sorveglieranno da sole la funzionalità ottimale e forniranno proattivamente indicazioni relative a interventi di manutenzione necessari.

Le possibilità dell'automazione nella rettifica solo quindi molteplici e portano grandi vantaggi a diversi livelli. Al centro però devono sempre stare le persone, sottolinea Schafroth. "Spesso non si considera che l'automazione tutela anche la sicurezza e la salute dei lavoratori." Quindi i robot non solo aiutano a sollevare carichi pesanti e a svolgere noiosi lavori ripetitivi, ma sono in grado di gestire senza problemi i più svariati materiali. Ciò rende la postazione di lavoro molto più sicura e confortevole. Siamo contenti che i pregiudizi su questo argomento si stiano affievolendo e che le soluzioni di automazione nella rettifica si stiano affermando sempre più", dichiara Schafroth e aggiunge: "Infatti la migliore tecnologia del mondo non serve a niente se non viene accettata dalle persone."